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Passione Pantaloni

In Europa, i pantaloni femminili non diventarono di moda fino al XX secolo.
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Prima, a causa dei rigorosi dettami religiosi e della differenziazione di genere, alle donne era proibito indossarli.
In Francia, durante la Rivoluzione del 1800, un’ordinanza del prefetto ne regolamentò l’utilizzo, concedendolo alle donne solo per motivi medici.
Nel 1909 le donne vennero autorizzate ad usare i pantaloni per andare in bicicletta o a cavallo ma fu la pratica di sport come l’alpinismo e il ciclismo a favorirne la diffusione.
I pantaloni continuavano però a non essere tollerati come abbigliamento femminile, tranne nel caso in cui le donne svolgessero un mestiere da uomo.
Furono le minatrici di carbone tra le prime a portarli, in Inghilterra.
Nel dopoguerra sono diventati un capo di tendenza per il giardinaggio, la spiaggia e altre attività di svago.
Solo nel 1960, lo stilista francese André Courrèges e, poco dopo, Yves Saint Laurent, hanno introdotto nelle passerelle i pantaloni da donna come un capo alla moda, dando vita così all’era dei jeans chic e i pantaloni da tailleur.
Da quel momento il divieto sociale di portare i pantaloni nelle scuole, nel luogo di lavoro e nei ristoranti, a poco a poco scomparve.
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